Marano: "Potrebbe diventare un salotto". La lettera di un cittadino maranese al Giornale di Vicenza


Chi ha seguito la campagna elettorale che ha portato a diventare sindaco Marco Guzzonato, si ricorda bene quando lui e i suoi fedeli andavano ogni sera a fare jogging in giro per il paese. Lo scopo era di incontrare la cittadinanza in un modo originale e molto green. Sicuramente tanti maranesi che erano all'auditorium si ricorderanno bene che in una delle sue tante dichiarazioni Guzzonato affermava che in caso di vittoria avrebbe chiesto 5 anni di aspettativa dall'azienda presso la quale lavora per dedicarsi a tempo pieno a fare il sindaco e ad amministrare al meglio il paese. La sua è stata una campagna veramente ben fatta che lo ha premiato. Purtroppo però il grande sogno dei maranesi si ferma qui, da qualche tempo in paese è sorto un comitato di cittadini che denuncia continuamente il degrado dello sfalcio d'erba delle aree comunali e la grave situazione in versano i torrenti Leogra e Timonchio. Anche se per la gran parte dell'anno sono in secca sono diventati purtroppo discariche a cielo aperto. Anche un bambino capisce che se si riempie il letto del fiume di detriti alla prima bomba d'acqua il torrente può straripare con conseguenti ingenti danni non solo per chi vi abita a Marano, ma per tutta l'amministrazione. Attualmente grazie a continue denunce da parte dei residenti sono state rimosse due carcasse di auto dal parcheggio Cà Nogara Grande, che versa nel degrado. E che la notte diventa ritrovo per tanti giovani sbandati che danneggiano auto senza una motivazione precisa. Peccato, perché se l'amministrazione lavorasse bene, Marano potrebbe ed avrebbe tutte le potenzialità per diventare un salotto per Schio e Thiene, creando ad esempio un percorso enogastronomico per chi esce dalla nuovissima multisala al confine con Giavenale. Ma questo si può fare solo se si decide di mettere mano al paese una volta per tutte. Ricordiamoci che il polo industriale/artigianale è la vera essenza del paese e che il commercio rappresenta la vera anima del popolo maranese. Se non si fa qualcosa al più presto, il rischio è di avere un ennesimo sindaco cui pare interessi poco il paese, che rischia, a mio avviso, di andare incontro allo sbando totale.
Andrea Zausa (Marano) Lettera al Direttore de "Il Giornale di Vicenza" del 30.10.2017

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