A Marano spesi 369 euro pro-capite alle slot, nelle sale e nei bar. Cresce la febbre del gioco.




Nel comune di Marano Vicentino cresce la ludopatia ed il gioco d'azzardo, con oltre 3,54 milioni di euro giocati in tutto il 2016. Nel territorio comunale si possono contare 40 macchinette AWP ed una giocata pro-capite di 369 euro, rispetto ai 331 del 2015, con un aumento delle giocate complessive del 12%.
I dati sono quelli forniti da Aams (Agenzia Dogane e Monopoli), e resi disponibili dal gruppo editoriale Gedi che assieme all’agenzia Dataninja, focalizzano nell'anno 2016, la situazione della piaga sociale relativa al gioco d’azzardo nell’alto vicentino. Sono dati sprovvisti dell’aggiornamento sull'apertura di nuove sale slot negli ultimi mesi, ma danno una foto drammatica del problema del gioco d’azzardo nella nostra area territoriale.
La ludopatia è una malattia dove, per dare una definizione della patologia, si registra la mancanza di capacità nel resistere all’impulso di giocare d’azzardo, di fare scommesse, ed altro, nonostante la persona affetta sia consapevole che questo può portare a gravi conseguenze.
Il rischio principale non è solo quello della perdita incontrollata delle proprie risorse economiche, o di quelle familiari, ma anche di non riuscire più a seguire le normali attività quotidiane, come lavoro, studio, ed i propri cari. Nei casi più estremi, inoltre, la malattia del gioco compulsivo può portare fino al suicidio.
Purtroppo ci ritroviamo anche di fronte ad uno stato dove, da un lato, si riconosce la ludopatia come una grave malattia mentre, dall’altro, vengono concesse troppe autorizzazioni di apertura alle case da gioco.
Comitato Marano Pulita

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