Continuano le segnalazioni in tutta la provincia della presenza dell’animaletto noto come processionaria, o anche gatta pelosa. A vederla, la processionaria sembrerebbe un simpatico millepiedi. Ma l’apparenza inganna e questi lepidotteri possono essere molto pericolosi. Se toccati, possono scatenare reazioni allergiche, dermatiti, orticarie, congiuntiviti e anche problemi alle vie respiratorie. In casi gravi può verificarsi uno shock anafilattico. Sono in circolazione dai primi di marzo e molte sono le segnalazioni da tutta la provincia. In fila, uno dietro l’altro (da qui il nome processionaria) strisciano da un posto all’altro, mangiando aghi e foglie, in cerca di un luogo nel quale tessere il proprio bozzolo. In maggio, questo lavoro si completa: le larve si interrano anche per 15 centimetri, per poi diventare crisalidi. La Processionaria secca gli alberi su cui nidifica, in alcuni casi fino a farli morire, facilitando così la formazione di incendi boschivi. I peli urticanti delle larve, se vengono a contatto con la pelle dell’uomo, possono provocare fastidiose dermatiti lunghe da curare. Gli stessi peli, fluttuando nell’aria, se respirati causano bruciore alla gola e difficoltà nel deglutire. I soggetti più a rischio sono i bambini e gli animali domestici soprattutto i cani, che spinti dalla curiosità potrebbero toccarla o ingerirla. Per far fronte al problema bisognerebbe tagliare parte degli alberi infestati o anche disboscare parte delle zone infette, ma l’efficacia è tutt’altro che garantita. La soluzione più valida è quella di un intervento biologico che consiste nell’iniettare una particolare sostanza all’interno del fusto che agisce direttamente sulle larve. Ma è anche un intervento di gran lunga più costoso.
Articolo da TVIWEB del 18 aprile 2018
Commenti
Posta un commento