Articolo da Il Giornale di Vicenza del 27 maggio 2018
Documenti abbandonati assieme ad immondizia di ogni genere hanno consentito
di rintracciare gli ‘incivili’.
Hanno un volto ed un nome i responsabili dello scarico abusivo di rifiuti che ha fatto discutere l’intera comunità dell’Alto Vicentino, con il sindaco di Monte di Malo Mosè Squarzon in prima linea sul tema ‘inciviltà e cura dell’ambiente’.
A scaricare rifiuti a Priabona è stata una famiglia di Isola Vicentina, alla quale la Polizia Locale ha inflitto una multa da 480 euro. Si tratta di 3 verbali, che rappresentano l’epilogo di un episodio che aveva indignato il primo cittadino, che aveva subito allertato le forze dell’ordine per dare un volto ed un nome ai responsabili dell’inciviltà.
Documenti all’interno dei sacchi abbandonati sono stati determinanti per la risoluzione del caso. La famiglia aveva abbandonato di tutto, ma anche quello che poi, è costato caro per l’identificazione. Materiale cartaceo che non ha lasciato tutti agli agenti municipali, che sono andati a bussare alla porta di chi, davanti all’evidenza, non ha potuto che confessare l’atto.
Articolo da Altovicentinonline del 26 maggio 2018
Hanno un volto ed un nome i responsabili dello scarico abusivo di rifiuti che ha fatto discutere l’intera comunità dell’Alto Vicentino, con il sindaco di Monte di Malo Mosè Squarzon in prima linea sul tema ‘inciviltà e cura dell’ambiente’.
A scaricare rifiuti a Priabona è stata una famiglia di Isola Vicentina, alla quale la Polizia Locale ha inflitto una multa da 480 euro. Si tratta di 3 verbali, che rappresentano l’epilogo di un episodio che aveva indignato il primo cittadino, che aveva subito allertato le forze dell’ordine per dare un volto ed un nome ai responsabili dell’inciviltà.
Documenti all’interno dei sacchi abbandonati sono stati determinanti per la risoluzione del caso. La famiglia aveva abbandonato di tutto, ma anche quello che poi, è costato caro per l’identificazione. Materiale cartaceo che non ha lasciato tutti agli agenti municipali, che sono andati a bussare alla porta di chi, davanti all’evidenza, non ha potuto che confessare l’atto.
Articolo da Altovicentinonline del 26 maggio 2018
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