Veneto al primo posto per la raccolta differenziata di rifiuti urbani in Italia



Il Veneto con il 68% di raccolta differenziata è anche per il 2017 al primo posto per la raccolta di rifiuti urbani in Italia. Lo conferma l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin presentando l’ultimo rapporto sulla “Produzione e Gestione dei rifiuti urbani nel Veneto”, curato dall’Osservatorio Regionale Rifiuti istituito presso l’Agenzia regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto. La produzione totale di rifiuti urbani in Veneto nel 2017 è stata di 2,2 milioni di tonnellate, valore sostanzialmente stabile negli ultimi anni. La produzione pro capite ha raggiunto 452 chilogrammi per abitante, che corrispondono ad una produzione giornaliera pro capite di 1,24 chilogrammi, uno dei valori più bassi a livello nazionale nonostante il Veneto abbia un pil elevato e quasi 70 milioni di presenze turistiche annue.
«E’ un sistema che funziona – ha dichiarato Bottacin – e di questo va detto grazie a tutti i veneti per la loro virtuosità. Il raggiungimento degli obiettivi nazionali e regionali è infatti merito delle scelte coraggiose degli amministratori, dei gestori del servizio e dei cittadini, che hanno contribuito quotidianamente alla separazione domestica. Il sistema di gestione, così come è strutturato oggi, anticipa gli obiettivi delle Direttive sull’economia circolare, realizzando gli scenari di continuo riutilizzo della materia, permanendo all’interno del ciclo economico. Le operazioni effettuate con successo – aggiunge Bottacin riferendosi all’Arpav– sono il risultato di una costante sorveglianza, soprattutto per l’accertamento di traffici illeciti di rifiuti, fronte sul quale non possiamo abbassare la guardia perché si può prestare a infiltrazioni da parte della malavita organizzata. Il Veneto inoltre – dichiara ancora l’assessore – è la prima Regione ad attuare un programma di prevenzione concreta dei rischi, come quelli che possono derivare dagli incendi negli impianti di gestione dei rifiuti, dando vita ad un Gruppo di lavoro interistituzionale sulle emergenze ambientali. Oltre all’individuazione – conclude Bottacin – delle cause e delle responsabilità, è infatti fondamentale il coordinamento, garantendo così interventi più efficaci e tempestivi».
Fonte T.D.B. – Shutterstock

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