Rapporto rifiuti urbani 2019 di Arpav: la classifica dei Comuni virtuosi


Record di rifiuti prodotti In 12 mesi 417 chili a testa. Il Vicentino nel corso del 2018 ha accumulato oltre 359 mila tonnellate. 

Castegnero in testa per la differenziata (88,1%), Gallio è la maglia nera. È Castegnero il Comune più "riciclone" del Vicentino, con una produzione di rifiuti pari a 267 chilogrammi annui pro capite e una raccolta differenziata (in base ai criteri fissati dal decreto ministeriale del 2016) che ha raggiunto l'88,1 per cento. Un risultato che non basta però a far brillare l'intera provincia di Vicenza in ambito regionale, visto che il territorio berico si piazza al quarto posto, con 359.857 tonnellate annue di rifiuti prodotti, pari al 16 per cento del totale regionale. Per quanto riguarda i virtuosi, tra le province, spicca Belluno, con 87.277 tonnellate, seguita da Rovigo (123.459) e Treviso (331.863). La maglia nera va a Venezia con 488.981 tonnellate, mentre se la cavano un po' meglio, pur viaggiando sempre tra le parti basse della classifica, Verona (458.278 tonnellate) e Padova (437.352). In Veneto, complessivamente, la produzione di rifiuti urbani è pari a 2,287 milioni di tonnellate, valore che ha fatto segnare l'incremento del 3 per cento rispetto al 2017. La fotografia emerge dal "Rapporto rifiuti urbani 2019" di Arpav (su dati 2018), ripreso da Legambiente per stilare la classifica dei Comuni virtuosi nell'ambito della gestione dei rifiuti. I dati sono stati presentati ieri all'Ecoforum Veneto a Venezia, dove è emerso come «la metà dei Comuni veneti sono "ricicloni", ma i rifiuti aumentano. Servono obiettivi più ambiziosi e far decollare i modelli virtuosi: alla prossima giunta regionale il compito di predisporre un piano per l'economia circolare dei rifiuti».La provincia berica, su un bacino di 862.552 abitanti, produce 67.803 tonnellate di rifiuto organico all'anno, 41.894 di verde, 33.160 di vetro, 47.642 di carta e cartone e 7.105 di plastica all'anno. Guardando in particolare a quest'ultimo dato, significa che ogni abitante, nel 2018, ha prodotto 8,24 chili di plastica. Vicenza risulta così la peggiore del Veneto considerando la quantità assoluta di scarto. A livello comunale, l'87 per cento dei Comuni veneti, pari al 76 per cento della popolazione (3.784.348 abitanti), ha già conseguito l'obiettivo del 65 per cento stabilito dalla normativa nazionale per il 2012. «Il raggiungimento di tali risultati è dovuto a un'organizzazione capillare della raccolta differenziata che risponde alle esigenze del territorio informando e responsabilizzando tutti i soggetti coinvolti», è l'analisi di Arpav. Concentrandosi sul Vicentino, oltre a Castegnero, nella top 10 dei Comuni virtuosi, per quanto riguarda la differenziata, rientrano anche Nove (87,5%), Alonte (87,2), Isola (86,7), Villaverla (86,5), Monticello (86,4), Altavilla (86,3), Bressanvido (86), Arcugnano (85,6) e Caldogno (85,6). All'ultimo posto, invece, con oltre 57 punti di scarto dal primo in classifica, si trova Gallio, che si ferma al 30,2 per cento. Risalendo l'elenco si incontrano Valli (45,6), Foza (45,7), Asiago (50,8), Tonezza (53,6), Pedemonte (53,7), Enego (54,1), Lastebasse (56,8), Laghi (57,6) e Posina (60,8). Se differenziare bene è importante, anche produrre pochi rifiuti ha il suo valore nell'ottica di un sistema più sostenibile. In questo caso, sul podio dei Comuni con una produzione di rifiuti urbani pro capite più contenuta spicca Salcedo con 238 chilogrammi ad abitante nei 365 giorni dell'anno. Seguono Altissimo (248), San Pietro Mussolino (255), Nogarole (262), Castegnero (267), Agugliaro (270), Gambugliano (279), Sarcedo (283), Zovencedo (285) e Crespadoro (289). Nel capoluogo vengono prodotti 603 chili pro capite, con una differenziata a 77,4%. Lo scorso anno (su dati 2017) Vicenza città faceva segnare una differenziata al 74,8 per cento e una produzione di 579 chili pro capite.
(Fonte GdV 03/12/19)

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