Schio. I volontari del rifiuto selvaggio che raccolgono siringhe e vetri.

IL CASO. Nato spontaneamente sui social il gruppo "Schio siamo noi" pulisce il territorio. Il fondatore: «Abbiamo iniziato dai portici sporchi e siamo sempre di più».
Cartacce, lattine, bottiglie, ma anche siringhe abbandonate a pochi metri da luoghi in cui giocano i bambini. Sono i rifiuti raccolti ad ogni uscita dal gruppo "Schio siamo noi", formazione spontanea nata per dare il proprio contributo al decoro di Schio. Composto da una quindicina di volontari di tutte le età, il gruppo organizza uscite in diverse aree della città, impegnandosi a raccogliere i rifiuti abbandonati. «Il gruppo nasce da un post sulla pagina Facebook "Schio sei tu", nel quale lamentavo il fatto che in via Marconi non erano passati a tagliare l'erba nella zona dei portici - spiega Cesare Pasin, fondatore del gruppo e coordinatore dei volontari assieme ad Elena Berlato -. Da lì è scaturita l'idea: siccome questi servizi sono affidati a delle cooperative, perché non ci impegniamo dove queste non arrivano?". Detto, fatto: dopo la prima uscita, in occasione dell'iniziativa "Puliamo il mondo", i volontari sono tornati in azione una decina di volte, supportati dal Comune, che fornisce loro guanti e sacchi. I rifiuti, poi, vengono posizionati in un sito e raccolti dagli operatori di Alto Vicentino Ambiente. Di norma, i volontari raccolgono circa 80 chili di immondizia per ogni uscita. Il lavoro può però presentare anche aspetti pericolosi: al parco del Redentore il gruppo ha trovato sei siringhe, mentre alcuni bambini giocavano ad un paio di metri di distanza. I volontari hanno così messo in sicurezza l'area, avvertendo il Comune e raccogliendo gli aghi con speciali pinze, per poi riporli nei contenitori per rifiuti ospedalieri. L'ultima uscita ha invece riguardato viale dell'Industria, altri parchi e l'esterno di alcuni supermercati; il bilancio delle attività, in questo caso, è stato di dodici sacchi di rifiuti raccolti. La scelta delle aree di intervento viene fatta anche sulla base di segnalazioni da parte dei cittadini. «Vogliamo contribuire a sviluppare il senso civico, soprattutto nei ragazzi, cercando di far capire che la cartaccia, ad esempio, può essere tenuta in tasca invece di essere gettata a terra e che l'ambiente va protetto», sottolinea Pasin, che per 33 anni ha lavorato come operatore ecologico, anche con Ava, ed ora, da pensionato, ha voluto mettere a servizio della collettività la propria conoscenza del territorio. Una conoscenza maturata anche negli anni in cui Pasin è stato presidente del consiglio di quartiere di Magrè e consigliere comunale di maggioranza. «Le nostre attività di raccolta vengono fatte camminando in compagnia, i partecipanti si divertono - specifica il Pasin -. La gente ci ferma, ci ringrazia, poi si aggrega a noi: nei giorni scorsi, altre sei persone hanno chiesto di poter partecipare alle nostre uscite". "Schio siamo noi" è stato premiato dal Comune; l'intenzione è ora quella di dare vita ad un'associazione. La prossima uscita è fissata per sabato pomeriggio, con le attività di raccolta nella zona della Valletta. 
Matteo Carollo - GdV 16.01.2020

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